La recente presentazione da parte di Scenari Immobiliari del 6° Rapporto sui Servizi Immobiliari offre lo spunto per alcune riflessioni sullo stato attuale e, soprattutto, sulle prospettive future del Real Estate con un’attenzione particolare ai servizi di Property Management.
La situazione emergenziale dovuta alla pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto differenziato per i vari segmenti di mercato con una accentuazione di tendenze che già si stavano delineando negli ultimi anni.
I trend settore residenziale
Il settore residenziale inizia ad assumere in maniera sempre più definita le caratteristiche di asset class attirando sempre più investimenti da parte di grandi operatori, concentrati in operazioni di grandi dimensioni e caratterizzate da elevata qualità costruttiva, per i quali bisognerà approntare servizi agli asset di adeguato livello.
I trend del settore office
Per l’office si prevedono interventi ad alto valore aggiunto per far fronte alla nuova domanda derivante dalle nuove modalità del lavoro e del relativo cambiamento dell’organizzazione aziendale, con una sostanziale trasformazione delle sedi da classico head quarter in hub relazionale caratterizzato da un ripensamento degli spazi lavorativi con un mix di spazi reali e virtuali che favorisca le relazioni tra chi è presente in ufficio e chi opera in smart working attraverso l’impiego sempre più massiccio di tools ed applicazioni digitali.
La logistica e il retail
Il boom dell’e-commerce ha contribuito ai risultati positivi della logistica che vede una particolare attenzione nella copertura del cosiddetto ultimo miglio, mentre le misure restrittive anti-covid ed il calo di consumi generali hanno impattato negativamente sul settore retail che avrà conseguenze su una rivisitazione degli spazi destinati al commercio ed alla stessa rete distributiva.
Il mercato del Real Estate richiede servizi integrati
Attualmente il mercato del Real Estate è caratterizzato dalla presenza di una notevole liquidità e da una scarsità di asset di qualità che contribuisce al gap con i mercati europei più maturi.
In questa situazione quello che il mercato del Real Estate richiede sono servizi integrati, basati sulla multidisciplinarietà che crea il valore aggiunto richiesto dai committenti, con operatori dotati di competenze elevate ed intersettoriali.
Il Property Management
Tali competenze/funzioni ricadono in particolare nell’ambito del property management che costituisce il servizio di riferimento per i proprietari e per i gestori di immobiliari.
Questo settore dei servizi immobiliari presenta, nella prassi italiana, delle differenze sostanziali con le attività di property riconosciute a livello internazionale, anche se negli ultimi anni la sempre maggior presenza nel mercato italiano di investitori stranieri sta portando ad un allineamento ai servizi offerti nel resto dei paesi europei.
Questa nuova sensibilità comporta una evoluzione ed ampliamento dei servizi offerti con l’attenzione rivolta a nuovi termini e temi quale ecosostenibilità, rigenerazione urbana o all’applicazione anche per il Real Estate dei principi ESG (Environmental, Social, Governace) utilizzati in ambito economico/finanziario per indicare tutte quelle attività legate agli investimenti responsabili che tengono in considerazione gli aspetti ambientali, sociali e di governance.
Tutti questi aspetti vanno inquadrati in un’ottica sempre più spinta di innovazione tecnologica e digitalizzazione dei servizi che saranno un arricchimento e non una sostituzione dei servizi tradizionali.
Il ruolo dei Big Data
Sempre nell’ambito della funzione di servizi integrati un ruolo importante è l’ambito Research per la raccolta e l’analisi dei big data che saranno fondamentali per permettere ai proprietari e gestori immobiliari le scelte operative più efficaci.
La qualità dei servizi erogati e le nuove componenti imprescindibili
Anche i committenti prestano sempre una maggiore attenzione alla qualità dei servizi erogati piuttosto che alle fee. A tal proposito è da segnalare che le fee del property in Italia sono sensibilmente inferiori a quelle degli altri paesi europei.
Le offerte al massimo ribasso hanno avuto come conseguenza l’erogazione di servizi di bassa qualità non in linea con quelle che sono le esigenze di proprietari e gestori, e molti iniziano a concordare sull’ipotesi di introdurre nei contratti un sistema premiale per il raggiungimento di obiettivi qualitativi nella fornitura di servizi.
In un sistema che, per quanto articolato in diversi settori è sempre più interdipendente, temi quali:
- Prop-Tech,
- ecosostenibilità,
- Big Data,
- Formazione,
saranno alla base di servizi professionali integrati che potranno permettere di creare valore aggiunto in termini di qualità sia per i proprietari e che per gli utilizzatori degli asset.
Articolo di Augusto Vassallo
Ufficio Studi e Reporting, Morning Capital